Aria, una ragazza di 12 anni, si era innamorata di Tommy, un suo compagno di scuola.
Il
ragazzo la invitò alla festa del suo compleanno e, al momento d i dover
spegnere la candela sulla torta, sperava che pensasse a lei.
– Pronto!? – disse lei, felice di vedere il numero di Tommy sul cellulare.
– Ciao Aria, volevo chiederti se domani avessi voglia di venire a prendere un gelato con me verso le 16:00! – chiese lui.
– Certo! Va benissimo! A domani! –
Aria
corse subito al suo armadio: vide che i suoi jeans preferiti erano
bucati, ma pensò che fossero belli comunque. Poi pensò tra sé e sé che
avrebbe potuto mettere un fiocco nei capelli: – No....poi gli sembrerei
troppo sdolcinata! Troppo miele! –. Provò un paio di abiti, poi,
soddisfatta della scelta, ripose gli abiti nell’armadio e si preparò per
a notte.
Andò
a dormire e sognò di essere in un pub inglese, ovviamente con Tommy: si
guardavano intensamente, poi lui si avvicinava e... Aria si svegliò per
andare a scuola.
Arrivò
il pomeriggio e lei pensava di avere bisogno di un medico: si sentiva
volare, leggera ed ovattata come una mongolfiera. Aveva le farfalle
nello stomaco.
Incontrò
Tommy all’ora stabilita ed alla gelateria stabilita. Si accomodò sulla
sedia: aveva il cuore a mille e i nervi a fior di pelle, un luccichio
birichino negli occhi che sembrava quasi un pianto.
Iniziarono
a parlare e Aria si accorse che Tommy aveva un talismano al collo e gli
chiese che storia avesse quel ciondolo. Lui rispose: – Lo ha trovato
mia madre quando era giovane sulla finestra della sua vecchia casa.
L'aveva messo lì mio padre... mia mamma mi ha detto di darlo alla
persona che amo! –
Aria era sconvolta: così bello e pure così tenero! Non era possibile!
La
conversazione continuò allegra e vivace, finché – purtroppo per Aria,
ma anche un po’ per Tommy – arrivò il momento di salutarsi: gli occhi di
entrambi brillavano di una luce indescrivibile! Continuarono a
guardarsi e, a un certo punto, lui la baciò.
Tornando
a casa, Aria pensò alla giornata e guardò i sassi, l'acqua del mare che
si increspava al largo, guardò anche un cartello con disegnato un
cerchio, e un albatros e… e le sembrava che tutto fosse tutto amoroso.
Durante
la cena aveva gli occhi persi nel vuoto e non disse neanche una parola.
Andata in camera, mise la testa sul cuscino e guardò il soffitto per 20
minuti finché non si addormentò.
Il giorno dopo, a scuola, raccontò tutto alla sua migliore amica, Rosy, che esclamò:
– Davvero!?!? Stai scherzando!?! Rispetto ragazza!! –.
–
Basta, smettila con questo “rispetto”! E comunque sì, come d'incanto mi
baciò! –. Entrambe risero di gusto, tanto che i compagni le guardavano
perplessi.
Tornando
a casa vide Tommy che abbracciava un' altra ragazza. Aria ebbe un
attimo di imbarazzo, non sapeva se andare lì e cantarle a Tommy o se
lasciar perdere simulando un certo orgoglio ed un’innata dignità.
Decise.
Anche se molto triste, disse a mezza voce: – Si va avanti no? – e tornò a casa.