martedì 7 luglio 2015

Il primo appuntamento...



Aria, una ragazza di 12 anni, si era innamorata di Tommy, un suo compagno di scuola.
Il ragazzo la invitò alla festa del suo compleanno e, al momento d i dover spegnere la candela sulla torta, sperava che pensasse a lei.
La sera stessa, Tommy, chiamò Aria.
– Pronto!? – disse lei, felice di vedere il numero di Tommy sul cellulare.
– Ciao Aria, volevo chiederti se domani avessi voglia di venire a prendere un gelato con me verso le 16:00! – chiese lui.
– Certo! Va benissimo! A domani! –
Aria corse subito al suo armadio: vide che i suoi jeans preferiti erano bucati, ma pensò che fossero belli comunque. Poi pensò tra sé e sé  che avrebbe potuto mettere un fiocco nei capelli: – No....poi gli sembrerei troppo sdolcinata! Troppo miele! –. Provò un paio di abiti, poi, soddisfatta della scelta, ripose gli abiti nell’armadio e si preparò per a notte.
Andò a dormire e sognò di essere in un pub inglese, ovviamente con Tommy: si guardavano intensamente, poi lui si avvicinava e... Aria si svegliò per andare a scuola.
Arrivò il pomeriggio e lei pensava di avere bisogno di un medico: si sentiva volare, leggera ed ovattata come una mongolfiera. Aveva le farfalle nello stomaco.
Incontrò Tommy all’ora stabilita ed alla gelateria stabilita. Si accomodò sulla sedia: aveva il cuore a mille e i nervi a fior di pelle, un luccichio birichino negli occhi che sembrava quasi un pianto.
Iniziarono a parlare e Aria si accorse che Tommy aveva un talismano al collo e gli chiese che storia avesse quel ciondolo. Lui rispose: – Lo ha trovato mia madre quando era giovane sulla finestra della sua vecchia casa. L'aveva messo lì mio padre... mia mamma mi ha detto di darlo alla persona che amo! –
Aria era sconvolta: così bello e pure così tenero! Non era possibile!
La conversazione continuò allegra e vivace, finché – purtroppo per Aria, ma anche un po’ per Tommy – arrivò il momento di salutarsi: gli occhi di entrambi brillavano di una luce indescrivibile! Continuarono a guardarsi e, a un certo punto, lui la baciò.

Tornando a casa, Aria pensò alla giornata e guardò i sassi, l'acqua del mare che si increspava al largo, guardò anche un cartello con disegnato un cerchio, e un albatros e… e le sembrava che tutto fosse tutto amoroso.
Durante la cena aveva gli occhi persi nel vuoto e non disse neanche una parola. Andata in camera, mise la testa sul cuscino e guardò il soffitto per 20 minuti finché non si addormentò.
Il giorno dopo, a scuola, raccontò tutto alla sua migliore amica, Rosy, che esclamò:
– Davvero!?!? Stai scherzando!?! Rispetto ragazza!! –.
– Basta, smettila con questo “rispetto”! E comunque sì, come d'incanto mi baciò! –. Entrambe risero di gusto, tanto che i compagni le guardavano perplessi.
Tornando a casa vide Tommy che abbracciava un' altra ragazza. Aria ebbe un attimo di imbarazzo, non sapeva se andare lì e cantarle a Tommy o se lasciar perdere simulando un certo orgoglio ed un’innata dignità.
Decise.
Anche se molto triste, disse a mezza voce: – Si va avanti no? – e tornò a casa.