Domenico STARNONE,
Lacci
Einaudi 2014
pp. 133
Questo sarà un post speciale, nel senso che la lettura di questo romanzo è piuttosto complessa, per cui dividerò i contenuti del libro in più post.
Di seguito il riassunto del romanzo.
Anni ’60. Due giovani, Aldo e Vanda, si innamorano e si
sposano; mettono su casa a Napoli, lui è un assistente universitario e lei è
casalinga. Per una serie di eventi lui inizia a lavorare per la televisione e a
guadagnare molto. La coppia ha due figli, Sandro e Anna. Tutta la famiglia si
trasferisce a Roma.
Quando Aldo ha sui 35 anni conosce Lidia, con cui , in breve
tempo, instaura una relazione extraconiugale, tanto appagante da far decidere
ad Aldo di lasciare moglie e figli (che hanno, a questo punto 10 e 6 anni) per
andare a vivere con Lidia. La nuova storia d’amore dura tre anni. In mezzo un
provvedimento del giudice che affida i figli a Vanda.
Aldo, pur essendo sinceramente innamorato di Lidia, sente la
mancanza dei figli: chiede ed ottiene da questi ultimi il permesso per vederli,
con l’approvazione di Vanda, per brevi periodi. Quando Aldo vede i figli, porta
questi nella casa in cui abita con Lidia. I rapporti con la nuova compagna del
padre sono freddi, glaciali.
Lidia inizia a lavorare con discreto successo, tanto da
essere costretta a passare periodi fuori Roma. Aldo ne approfitta per far
visita ai figli ma, complice la frequenza e la durata crescenti delle trasferte
di Lidia, l’uomo passa sempre più tempo a casa della moglie e dei figli. A poco
a poco il rapporto con Lidia (che accetta tutto con un sorriso, leggera e senza
rancori) si raffredda e Aldo torna a vivere con la sua prima famiglia.
La storia si interrompe per riprendere ai giorni nostri,
circa.
Aldo e Vanda ora sono due anziani sposi che hanno raggiunto
le nozze d’oro, Sandro ha una quarantina d’anni, 4 figli avuti da donne
diverse, Anna invece è sola ma pare avere una vita sentimentale molto
movimentata.
I due coniugi partono per una settimana al mare, lasciando
ai figli l’incombenza di gestire la casa e di andare a dar da mangiare al gatto
Labes. Il giorno prima che i genitori tornino, Anna chiama Sandro e lo convince
a raggiungerla nella casa dei genitori. Riuniti sotto il tetto che li ha visti
crescere, i due fratelli parlano del loro rapporto con i genitori, di come sono
stati educati, del matrimonio dei due anziani; mentre parlano riesumano oggetti
della casa che rievocano a loro volta episodi, storie, mettono luce su atteggiamenti
del padre o della madre.
A poco a poco l’euforia cresce e i due mettono a soqquadro
la casa, per cercare tra gli oggetti di casa le storie dei genitori, le prove
di un potenziale tradimento di Vanda, oltre a quelle – trovate da Sandro –
della relazione tra Aldo e Lidia. Alla fine escono di casa e Anna porta con sé
il gatto Labes.
I due coniugi tornano dalla vacanza al mare e trovano la
casa completamente sottosopra. Spaventati, pensano immediatamente ai ladri, ma
si accorgono che nulla di valore è stato sottratto, né soldi, né gioielli, né
oggetti; l’unica cosa che manca in casa è il gatto.
Vanno a sporgere denuncia dai carabinieri e, quando tornano
a casa, Aldo inizia a mettere a posto; Vanda, coi nervi e pezzi, cerca di
riposare. Appena è sicuro che Vanda resterà a letto Aldo controlla se, nel cubo
sopra la libreria, sono state trafugate le foto che aveva fatto a Lidia e che
ha sempre conservato lì dentro, segretamente. Le foto sono ancora lì.
Qui finisce la storia.
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